Sono passati quattro anni dalla sua folgorante vittoria all’Eurovision Song Contest. A differenza di altri vincitori del contest europeo presto scomparsi dai radar, l’austriaca Conchita Wurst continua la sua carriera nel mondo dello spettacolo, divisa fra la musica e i moltissimi eventi che continuano a tenerla impegnata come icona glamour.
La Conchita di “Rise like a phoenix” è decisamente cambiata. Sempre più in bilico fra la sua parte maschile e l’alter ego femminile che le ha dato la gloria, Tom Neuwirth (questo il vero nome della cantante) aveva espresso lo scorso febbraio 2017, in un’intervista con il quotidiano tedesco Die Welt, il desiderio di “uccidere”, presto o tardi, il personaggio di Conchita Wurst.
Certamente la vita sotto i riflettori di Conchita cambierà. O meglio, la percezione del pubblico nei suoi confronti. In un atto di coraggio ammirabile, la Wurst ha rivelato con un lungo post su Instagram il suo segreto più intimo: “Sono positiva all’HIV da molti anni“.
Un’ammissione amara che arriva a causa di una bieca ritorsione: “Un mio ex fidanzato minaccia di rendere pubblica quest’informazione privata, e io non darò a nessuno il diritto di spaventarmi e influenzare la mia vita in futuro“.
Conchita, pur non essendosi dichiarata fino ad oggi, non ha mai fatto mancare il suo supporto pubblico alla battaglia per sconfiggere l’AIDS. Più volte è stata infatti protagonista, come ospite di punta, testimonial e recentemente come presentatrice, del Life Ball di Vienna.
Ecco il suo messaggio: “Questo è il giorno in cui mi libero dalla spada di Damocle per il resto della mia vita: sono positiva all’HIV da molti anni. Questo è irrilevante per il pubblico, ma un mio ex fidanzato minaccia di rendere pubblica quest’informazione privata, e io non darò a nessuno il diritto di spaventarmi e influenzare la mia vita in futuro.
Da quando ho ricevuto la diagnosi, sono sotto trattamento medico, e da molti anni, senza interruzione, sotto il limite di rilevabilità, tanto da non essere in grado di trasmettere il virus.
Non volevo rendere pubblica questa informazione per diverse ragioni, voglio citarne solo un paio qui: la più importante era la mia famiglia, che sapeva e mi ha supportato incondizionatamente dal primo giorno. A loro avrei risparmiato volentieri l’attenzione di avere un figlio, nipote e fratello con l’HIV. Allo stesso modo, i miei amici ne sono a conoscenza da un po’ di tempo e stanno trattando la cosa con un’imparzialità che auguro a tutti coloro i quali si ritrovino nella mia situazione.
In secondo luogo, è un’informazione che credo sia rilevante principalmente per quelle persone con le quali un contatto sessuale possa diventare un’opzione.
Fare coming out è meglio che ricevere outing da terzi. Spero di incrementare il coraggio e fare un altro passo contro lo stigma delle persone contagiate dall’HIV, sia attraverso il loro comportamento che attraverso colpe che non appartengono loro.
Ai miei fan: l’informazione riguardante il mio status di HIV positivo può essere nuovo per voi – ma il mio stato non lo è! Sto bene, e sono più forte, più motivata e più libera che mai. Grazie per il vostro supporto!“.