“Probabilmente alcuni santi erano gay“. Hanno suscitato enorme stupore le parole scritte su Facebook da padre James Martin, il gesuita chiamato il mese scorso a ricoprire il ruolo di consulente della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.
Tutto è iniziato il 5 maggio, quando il sacerdote ha postato sulla propria pagina Facebook un post riguardante l’incontro tra il vescovo di Lexington, John Stowe, e i supporter di New Ways Ministry, un gruppo che “sostiene lesbiche, gay, bisessuali e trans cattolici“. Padre Martin ha commentato così questa notizia: “Un altro segno di benvenuto e di costruzione di ponti“. Molti commentatori non hanno apprezzato la scelta del gesuita e hanno fatto notare come la dottrina della Chiesa dica tutt’altro.
A questo punto, padre Martin è intervenuto dicendo che “alcuni santi erano probabilmente gay. Una certa parte dell’umanità è gay. Anche una certa parte dei santi poteva esserlo. Potresti essere sorpreso quando in Paradiso verrai salutato da uomini e donne Lgbt“.
LifeSite, che ha diffuso la notizia, fa però notare che i santi e i dottori della Chiesa come san Pier Damiani definiscono l’omosessualità un “vizio” che “apre l’inferno e chiude le porte del Paradiso“. L’anno scorso, padre James Martin ha ricevuto un premio da New Ways Ministry. In quell’occasione il sacerdote disse, sempre secondo quanto riporta LifeSite, che la Chiesa dovrebbe abbracciare il “dono speciale” dell’omosessualità. In passato il sacerdote ha anche detto che “gli studenti trans dovrebbero poter utilizzare i bagni che preferiscono“.