di Ulderico Grancini
IL CIELO BRUCIA
di Christian Petzold, con Thomas Schubert, Langston Uibel, Paula Beer, Enno Trebs, Matthias Brandt (durata 103 minuti). Nelle sale dal 30 novembre.
Presentando Il cielo brucia, Orso d’Argento Gran Premio della Giuria 73esima Berlinale, Petzold ha raccontato che durante la preparazione, in piena pandemia da Covid, aveva rivisto alcuni film di Eric Rohmer.
Non a caso ci sente immersi subito nelle atmosfere rese celebri dal maestro del cinema francese. È giugno sul mar Baltico e in una bella casa si ritrovano a convivere casualmente due coppie di giovani, tra apatia e insicurezza, sogni e passioni, che portano a un quadro sentimentale intricato e, per certi aspetti, inatteso. Leon, tormentato dal libro che sta scrivendo, non si rende conto dell’attrazione del suo amico Felix per Devid, il bagnino conosciuto insieme alla bella Nadja, collante erotico del film, della quale Leon si è invaghito. L’arrivo del suo editore finisce per innescare nuove dinamiche nelle relazioni tra i giovani. Intanto gli incendi che devastano le colline circostanti si avvicinano alla costa e, mentre il cielo rosso diventa sempre più incombente e piove cenere sulla casa, le cose cominciano a precipitare verso un epilogo drammatico. Un film bello e intenso.
Nelle sale dal 30 novembre.
La storia:
Due giovani amici berlinesi si ritrovano a trascorrere una torrida estate in una casa per le vacanze della famiglia di uno dei due, isolata in un bosco sulle coste del Mar Baltico. Leon (Thomas Schubert) è uno scrittore in crisi che sta faticosamente terminando il suo secondo romanzo in attesa dell’arrivo del suo editore, mentre Felix (Langston Uibel) deve preparare un portfolio per entrare in un’accademia di Belle Arti per una mostra dedicata all’acqua. Poco dopo il loro arrivo, i due ragazzi scoprono che la casa è già abitata da altri due ospiti inaspettati, Nadja (Paula Beer), una bella e disinibita ragazza che vende gelati e studia letteratura – che attira le attenzioni di Leo – e il suo ragazzo occasionale Devid (Enno Trebs), un atletico bagnino dal quale anche Felix si sente attratto. Tra i quattro casuali abitanti della grande dimora si instaurano rapporti precari e mutevoli, che mettono a nudo le problematiche di ciascuno di loro. Quando sembra crearsi una certa armonia, l’arrivo dell’editore (Matthias Brandt) scompagina le carte in tavola. Intanto l’atmosfera vacanziera viene minacciata da un grande incendio boschivo, che lentamente sembra accerchiare la villa e rendere tutto ancora più precario.