Il 20 luglio del 1969 per la prima volta l’uomo ha messo piede sulla Luna: l’evento storico è ancora vivo nei ricordi di chi l’ha vissuto, seguendo l’evento in diretta. Tra quelle persone c’era anche Jovanotti, che aveva solo 3 anni, eppure ricorda quelle immagini alle quali ha però saputo dare un senso solo molto tempo dopo. Il cantante è così legato a quel bel ricordo che ha deciso di celebrarlo interpretando la cover di “Luna”, il celebre brano di Gianni Togni.
“Il bianco e nero della diretta della Rai con Tito Stagno e Ruggero Orlando è il primo ricordo cosciente della mia vita – ha raccontato Jova su Instagram – Intendiamoci, avevo 3 anni e non sapevo chi fossero e cosa stessi guardando, l’ho scoperto molto dopo, ma ho quel ricordo nell’iride ed è lì stampato da quella sera. Me lo tengo stretto. In quel ricordo ci sono i miei genitori, i miei fratelli, la mia infanzia e tutto il mio futuro. Luna. 20 luglio 1969”.
“Succede che i fatti storici entrino nella nostra vita segnandola per sempre – ha continuato – e io ogni volta che in questi 50 anni ho rivisto una di quelle immagini ho pensato a lei, alla luna, e a noi, io a tre anni nella stanza con i miei genitori i miei fratelli e una nonna che era venuta a Roma ad aiutare la mia mamma che era appena tornata a casa con mia sorella che era nata. Mi sono innamorato di una donna che è nata in quei giorni, e nella mia musica la luna è la parte che governa le maree interiori, è importante starla a sentire, la voce della luna, come il titolo dell’ultimo film di Fellini, l’astronauta del nostro inconscio. Come tutti mi fermo a guardarla in certe notti, e come tutti mi emoziono. Cosi tempo fa mi sono ritrovato a giocare/suonare con qualche canzone che parla della luna e che amo. Eccone una, registrata in un giorno di marzo a Malibu con Rick Rubin che era sorpreso da questa bella melodia che in America nessuno conosce e che qui è un pezzo famosissimo di Gianni Togni e della nostra adolescenza – ha sottolineato per poi concludere – Ho cantato anche i cori alla Beach Boys, non lo avevo mai fatto di armonizzarmi in falsetto, ma con Rick fare musica è un’esplorazione continua”.