Una brutta espressione si ribalta nel suo contrario e veste di significati positivi l’immagine iconica della “casa”. Ikea si occupa ancora di diritti lgbt, con uno spot di qualità.
Sull’impegno sociale, le campagne per i diritti civili, la sensibilità verso tematiche d’interesse collettivo, Ikea ci ha costruito un’immagine. Un brand che ha sempre connotato la propria identità in una chiave contemporanea, innovativa, plurale ed inclusiva.
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L’accostamento fra il tepore della casa e la bellezza delle diversità – in antitesi con la retorica familista incentrata sulla tradizione – si è fatto segno distintivo, senza dimenticare le battaglie per certe emergenze, al centro del dibattito pubblico: dalla violenza contro le donne alla questione ambientale, passando per l’aiuto ai Paesi in via di sviluppo.
Una narrazione fondata sui principi del rispetto e della solidarietà, completata da una predilezione per il mondo dell’arte, spesso al centro di campagne di comunicazione e iniziative promozionali.
Non è mancato quest’anno lo spot a tema per la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.
Coppie di ragazzi e ragazze, a cui si aggiunge la figura solitaria di una transessuale dalla pelle scura: tutti vittime di discriminazione. A loro l’hanno urlato per strada, l’hanno chiesto in piscina, l’hanno sbattuto in faccia in un parcheggio; per un bacio, una carezza, un abbraccio, o solo per il fatto di essere come si è: FATELO A CASA VOSTRA. Nascondersi. Non esistere agli occhi degli altri.