Sesso alternativo, parla la sessuologa Rosamaria Spina: “Sempre meno giovani fanno sesso. Ci sono pratiche alternative come la masturbazione reciproca. Alcune persone optano per la penetrazione ascellare, è come se l’incavo simulasse una vagina”.
“Dai dati recenti sappiamo che tutte le pratiche legate al sesso con penetrazione sono in forte calo fra i giovani. E’ un dato ‘allarmante’ che però ci fa capire come oggi i giovani considerano il sesso. Da un lato la pornografia ha contribuito in questo creando delle forti aspettative legate alle dimensioni del pene, alla durata della prestazione, che hanno portato i giovani ad un ansia eccessiva nei confronti del sesso fino a farli fuggire dallo stesso.”
“Esistono però delle pratiche alternative al sesso penetrativo, è vero che la frequenza dei rapporti sessuali sia diminuita ma non è che si smette di fare sesso in assoluto. In qualche modo si trovano delle strategie alternative come il sesso orale o la masturbazione reciproca, anche se in questo ultimo caso per i giovani paradossalmente è meno imbarazzante un rapporto orale che praticare masturbazione reciproca. Perché per la masturbazione c’è bisogno di raggiungere un livello di intimità maggiore non richiesto dal rapporto orale.”
“Parlando di pratiche alternative il frotteurismo è una di quelle che vengono considerate ancora oggi una delle più frequenti. Consiste nello strusciarsi sia rispetto ad oggetti che indumenti, come quelli intimi. Lo sfregarsi su qualcosa porta a piacere sessuale. Nel frotterismo i genitali non si strusciano quasi mai sul partner ma appunto su oggetti e tessuti: su della biancheria intima, sui braccioli di una sedia o di una poltrona e su tutto ciò che può aiutare lo sfregamento fino a raggiungere l’orgasmo. E’ una pratica sia maschile che femminile ed è una stimolazione molto potente.”
“Mi sono capitati pazienti frotteristi, non tutti la vivono come una ‘problematica’ ma in altri casi avviene perché può diventare una condizione patologica perché si diventa frotteristi esclusivi ossia incapaci di provare eccitazione con nessun’altra pratica sessuale, se non con questo tipo di sfregamento.”
“Esistono poi parafilie minori che però sono a tutti gli effetti delle pratiche alternative come il tentare una sorta di ‘penetrazione dell’ascella’, come se invece di effettuare una penetrazione anale o vaginale, si tenti quella dell’ascella, nell’incavo ascellare, come se la cavità simulasse una vagina. Questo genere di ‘penetrazione’ porta grande piacere in chi ha una parafilia di questo tipo, un piacere maggiore rispetto ad un rapporto vaginale. Le ascelle sono ricche di feromoni che secernono una ricca quantità di odori e questo implementa l’eccitazione. E’ poi un ambiente tendezialmente umido, simile a quello vaginale, ma non ha tutte quelle implicazioni che ha la vagina, è vista in modo ‘meno minaccioso’ ma altrettanto eccitante e piacevole”.