Sta facendo il giro del web il discorso, FOLLE, di Hassan Nasrallah, il leader del partito libanese di Hezbollh.
L’uomo ritiene le persone omosessuali un pericolo per l’umanità e, per questo, vuole che vengano tutte uccise. Il video del discorso (che potete vedere sotto) è stato condiviso dall’ambasciata di Israele in Italia sui social.
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“Le relazioni omosessuali sono un vero pericolo per tutti. Non stiamo inventando una battaglia, né stiamo inventando un pericolo, questo è un pericolo reale e il mondo deve ascoltarci.
E sapete cosa rivelano gli studi? Secondo degli studi chiunque sia coinvolto in atteggiamenti omosessuali non può uscirne. Questi restano bloccati così, davvero. Anche se glielo si fa notare e se ne accorgono, anche se si pentono e chiedono perdono, anche piangendo, potrebbero rendersi conto della loro situazione, potrebbero pentirsi, chiedere perdono, anche digiunare. Ad alcuni in effetti è successo.
Ho sentito di alcune persone all’estero a cui è successo e se ne sono rese conto. Hanno iniziato a pregare, a piangere la notte e a digiunare. Ma non serve a nulla, non ne escono. Per quanto riguarda questi reati che distruggono le famiglie e la nostra società, i provvedimenti della Sharia sono fondamentali.
Bisognerà però sottolineare una differenza. Se una persona commette adulterio, che sia un uomo o che sia una donna, se commettono adulterio e non sono sposati, verranno frustati. Se invece sono sposati, d’accordo con al decisione di un giudice vanno uccisi. Ma in caso di omosessualità non ci sono distinzioni tra persone sposate o no. In caso di omosessualità da subito anche se non sono sposati vanno uccisi”.
Hassan Nasrallah, capo dell’organizzazione terroristica Hezbollah, ha un messaggio speciale per la comunità #LGBTQ+ 🏳️🌈 pic.twitter.com/j9GICmWNxR
— Israele in Italia 🇮🇱🇮🇹 (@IsraelinItaly) January 16, 2024
Chi è Hassan Nasrallah?
Hassan Nasrallah è entrato in politica nel 1975, a 15 anni, aderendo al partito sciita Amal. Il Libano era allora diviso dalla guerra civile e a 16 anni Nasrallah era già ufficiale di Amal. La sua formazione è militare, ma anche e soprattutto religiosa. È Muhammad al-Gharāwī, studioso sciita, a influenzarlo e a indirizzarlo agli studi religiosi, prima nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, e poi in Libano, a Baalbek.
Il passaggio da Amal a Hezbollah, che significa Partito di Dio di cui è uno dei fondatori, avviene nel 1982. È l’anno dell’intervento israeliano nella guerra civile libanese e nel territorio di Beirut e Nasrallah non condivide la posizione del suo primo partito, non sufficientemente radicale e opposta a Israele. Prima della fine della guerra civile diventa ufficiale capo esecutivo del partito e studia nella città santa iraniana di Qom. Guida il movimento dal 1992 quando gli israeliano uccisero il segretario del partito Abbas Al Musawi.
Da allora due crisi più forti delle altre con Israele, nel 1996 e nel 2006. Nel primo caso per i raid di Tel Aviv contro le basi di Hezbollah che lanciava razzi sul Nord di Israele, nel secondo un’imboscata tenuta al di là del confine israeliano da parte di alcuni miliziani di Hezbollah. Per Israele è un leader terrorista vicino e finanziato dall’Iran. Certamente sono forti le sue capacità politiche. Con lui alla guida il partito è entrato in Parlamento e al governo.
Scrive l’enciclopedia britannica che la sua leadership è caratterizzata dal populismo. «Ha fatto affidamento sul carisma e sul fascino sottile per portare il suo messaggio. Non era un oratore focoso o intimidatorio. Piuttosto, si è rivelato premuroso, umile e, a volte, divertente. Inoltre, sotto la sua guida, Hezbollah ha coltivato un’elaborata rete di programmi di assistenza sociale, che hanno contribuito a ottenere al gruppo un ampio sostegno dalla base».