Parole sopra le righe ma che danno il senso del malumore che serpeggia per i tentennamenti sull’approvazione della legge Zan.
“Andrea Marcucci si scusi con Fabio Canino e con la comunità gay per la minaccia di querela a scopo intimidatorio. Mi vergogno di stare in un partito i cui esponenti maschilisti hanno la spocchia di dirci cosa fare e dire. Marcucci si scusi con tutta la comunità Lgbt e rigetti l’alleanza con la destra e i clericali per affossare la legge che garantisce il minimo sindacale al diritto degli omosessuali come me e milioni di italiani. Per questo basta già Italia viva e il suo capogruppo Faraone. Penso che i gay dovrebbero smettere di pagare le tasse fino a quando non sarà varata la norma. Non possiamo essere uguali solo nei doveri. Propongo lo sciopero fiscale contro un Paese razzista. Dove nemmeno la sinistra e in grado di dire una parola di libertà”. Così il senatore del Pd Tommaso Cerno.
Eboli, il prof a scuola: «I gay sono malati, uno scarto della natura»