Hugh Hefner, il fondatore di Playboy, è passato dalle sexy biondone prosperose ai cani in un attimo.
La presunta propensione di Hefner per la bestialità è solo una delle accuse lanciate nel documentario di A&E “Secrets of Playboy”, che sarà trasmesso a breve in America.
Costretta a fare sesso orale a un cane dall’inventore di Playboy: la confessione choc di Linda Lovelace
La serie, di 10 puntate, smaschera il defunto magnate, finora venerato come un dio, e rivela la verità sull’uomo che ha costruito il suo impero sulle spalle di donne vulnerabili. «Era un predatore» ha detto al Post l’ex fidanzata di Hefner, Sondra Theodore, 65 anni. «L’ho guardato, ho guardato come giocava. E ho visto molte ragazze attraversare i cancelli (della Playboy Mansion) con l’aria fresca da fattoria e andarsene con l’aria stanca e smunta».
Theodore aveva solo 19 anni quando Hefner ha messo gli occhi su di lei per la prima volta. Lui ne aveva 50. «Ha distorto la mia mente facendomi pensare che la sua vita fosse normale. Non avevo mai bevuto né mi ero mai drogata prima di andare alla Playboy Mansion».
Theodore è rimasta accanto a Hefner per cinque anni tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80. La sua scorta personale di droga (cocaina e metaqualone, droghe chiamate “allarga gambe” da Hefner) l’ha aiutata a superare le orge per cinque sere a settimana.
Ines Rau è la prima playmate transgender di Playboy
La donna era obbligata anche a fare sesso con uomini e donne mentre lui guardava. In più Theodore confessa di aver sorpreso il fondatore di Plaboy in attività sessuali con il suo cane. «L’ho visto con il mio cane e gli ho detto: ‘Cosa stai facendo?’ Sono rimasta scioccata. Mi ha lasciato intendere che fosse solo una cosa una tantum, che stesse scherzando. Ma non l’ho mai più lasciato solo con il mio cane».
La rivelazione di Theodore è stata la «più scioccante» tra quelle scoperte dalla regista Alexandra Dean durante la registrazione dello speciale.
«Non avrei mai pensato di sentire cose così scioccanti» ha detto la regista. «Pensavo sarebbe stato divertente, e un po’ leggero». «Ma quando ho iniziato ad avere queste conversazioni, il progetto si è trasformato di 180 gradi, da leggero a super critico» ha detto.
«Le donne mi dicevano cosa avevano passato e perché era importante riesaminare chi fosse veramente Hef» ha continuato Dean. «Le nostre idee di femminilità emancipata, sessualità e libertà sessuale sono tutte racchiuse in Playboy. Ma un uomo come Hugh Hefner è adatto a esserne la definizione?».
Per la prima volta in copertina su Playboy c’è una modella transgender
Per filmare il racconto di Masten e di altre donne, Dean ha utilizzato una telecamera specializzata per intervistare ogni persona a distanza al fine di garantire la sicurezza di tutti.