Le persone con Hiv che assumono i farmaci e hanno perciò carica virale azzerata non sono contagiose. Lo ha messo nero su bianco il Cdc, il Center for Desease Control, il Centro per il controllo delle patologie, l’equivalente statunitense del nostro Istituto superiore di sanità.
Per le persone sieropositive è una rivoluzione paragonabile alla scoperta, nel 1996, degli inibitori della proteasi, i farmaci capaci di bloccare la replicazione dell’Hiv nell’organismo e quindi l’evolversi della patologia in Aids. Che solo in Italia ha ucciso 45mila persone dal 1982, anno della prima diagnosi, a oggi. La scoperta dei farmaci antiretrovirali ha permesso alle persone che vivono con l’Hiv di pensare al proprio futuro, sapere che la terapia può impedire la trasmissione del virus ha permesso loro di pensare serenamente anche al presente.