Nel mondo in cui tutto è ormai 2.0, le dating app, le applicazioni e i siti web dove è possibile incontrare nuove persone con lo scopo d’incontrarsi e uscire per un appuntamento sono numerosissime.
Il colosso nel campo è sicuramente Tinder, con i suoi 50 milioni di utenti attivi di cui buona parte paganti e la recentissima alleanza con Spotify, ma per ovvie ragioni di mercato non è l’unica. Happn ad esempio, che in Italia ha circa 80mila utenti, oppure Lovoo che ha più di 26 milioni di utenti e vanta un picco di crescita di 20mila nuove persone iscritte al giorno.
Famoso nel nostro paese è anche Badoo e ovviamente Meetic, il colosso degli incontri online che ha lanciato la propria applicazione mobile riscuotendo un grande successo. Grindr ed Her sono invece specializzati negli incontri omosessuali. E questi solo per citarne alcuni. In questo vasto panorama ha però recentemente fatto capolino un nuovo concorrente: si chiama Hater ed è un’app che permette d’incontrare l’anima gemella basandosi su ciò che gli utenti odiano in comune. Avete letto bene qui incontra qualcuno che odia le stesse cose che odi tu.
Il funzionamento dell’applicazione è semplicissimo: gli utenti che s’iscrivono devono segnalare con una gamma di emozioni (lo amo, lo odio, mi piace, non mi piace, sono indifferente) persone, attività o concetti, un piccolo giochino che permetterà di facilitare il matching. Hater offre più di 3.000 argomenti selezionabili: da chi si fa insistentemente selfie, a chi cammina lentamente, al pagare di più per il guacamole, al candidato alle presidenziali, le opzioni sono davvero tante.
Il procedimento di scelta è un semplicissimo sistema di swiping molto famigliare anche agli utenti di Tinder, Bumble e Hinge: è sufficiente fare scorrere verso il basso quello che si odia, in alto ciò che si ama, a sinistra quello che ci sta antipatico, a destra ciò che ci piace. Questa scrematura preliminare permette un’iniziale selezione di persone con gusti d’odio comuni e consente ad Hater di creare un compendio dei potenziali utenti più compatibili basato sulle antipatie reciproche e consultabile a piacimento.
Hater nasce da un’idea di Brendan Alper, che dopo aver lasciato il suo lavoro da Goldman Sachs per diventare un comico, ha pensato a questa app inizialmente solo come uno scherzo per poi rendersi conto che effettivamente l’applicazione poteva funzionare per davvero. “Quello che odio è una parte importante di ciò che siamo, ma è spesso spazzato sotto il tappeto del nostro personaggio pubblico”, ha dichiarato Brendan Alper, “Vogliamo che la gente si esprima più onestamente. Inoltre, è facile iniziare una conversazione con qualcuno se entrambi sanno di odiare i sottaceti!”.