Una foto di Selena Gomez mentre sorseggia una bottiglia di Coca-Cola si è meritarsi 6 milioni di like e quasi 243mila commenti. Numeri che l’hanno fatta diventare la foto più popolare di Instagram nel 2016. Ma sapete che quella foto è una pubblicità?
Instagram è diventato una vera e propria forza da non sottovalutare nel mondo del marketing: è il terzo social network dopo Facebook e YouTube, ha 600 milioni di utenti attivi al mese e non sorprende sapere che i marchi stanno investendo sempre di più in questo canale. Le aziende possono utilizzare Instagram per promuovere le proprie campagne pubblicitarie ma possono anche coinvolgere volti noti e chiedere loro di creare contenuti originali sponsorizzati. Il cosiddetto influencer marketing. Chi viene coinvolto nelle campagne è solitamente un “influencer”: ovvero un personaggio in grado di influenzare le preferenze d’acquisto di nicchie di consumatori. Ad esempio, in Italia, abbiamo Mariano Di Vaio e Chiara Ferragni. Entrambi diventati famosi grazie ad Instagram.
I numeri contano ma non sono tutto. In Italia un account può essere interessante per le aziende quando ha almeno 10-15mila followers. Ma più importante del numero di like e followers è tenere attivo il canale: essere presenti, commentare le foto degli altri, portare clienti sul canale e farlo girare.
Secondo l’agenzia Captiv8 gli Instagramers da 50.000 a 500.000 followers per un contenuto possono chiedere 2.500 dollari su YouTube, mille per Instagram o Snapchat e 400 per un cinguettio su Twitter. Chi ha tra i 3 e i 7 milioni di followers può arrivare a guadagnare, in media, 187.500 dollari per un post su YouTube, 75mila per un post su Instagram (o Snapchat) e 30mila per un post su Twitter.