Secondo rimpasto in cinque mesi nel governo greco guidato dal premier Kyriakos Mitsotakis, che per gli analisti è una decisa svolta conservatrice in vista di possibili elezioni anticipate rispetto a quelle previste nel 2023. Il nuovo ministro dell’Interno è Makis Voridis, fondatore negli Anni 90 di un partito ultranazionalista affiliato col Fronte Nazionale francese. Nel 1029 è stato costretto a negare di essere antisemita, dopo esser stato accusato di aver un “oscuro passato” da un esponente della comunità ebraica greca.
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Al viceministero per le migrazioni arriva invece Sofia Voultepsi, che nel 2014 definì i migranti “invasori disarmati”.
Nel nuovo esecutivo anche il primo gay dichiarato nella storia del governo di Atene, il 44enne Nicholas Yatromanolakis, viceministro alla Cultura. Il premier Mitsotakis ha un grande consenso nei sondaggi, il suo partito Nuova Democrazia è in testa con 15 punti di vantaggio sui rivali di Syriza. Secondo gli analisti punta a elezioni anticipate per incassare una vittoria con largo margine.
L’America di Biden cambia volto: “Proteggerò le persone LGBTQ+ da qualsiasi tipo di discriminazione”
A historic day for LGBTI+ representation and a big win for meritocracy and better decision-making through diversity. Congrats to Nicholas Yatromanolakis for showing you can be yourself and still succeed. May others draw strength to live their life openly. https://t.co/jTA1E0Y8Eo
— Alex Patelis (@PatelisAlex) January 4, 2021
Si prepara a fare il suo ingresso in politica il “Partito Gay”
Il neo ministro della cultura ha sempre battagliato in favore dei diritti LGBT + per tutta la propria carriera politica, con la comunità LGBT greca giustamente in festa. La sua nomina è stata applaudita, in quanto vittoria per la visibilità LGBT + anche in ambito politico.