53 anni dopo i moti Stonewall, il Pride fa ancora paura a chi vuole soffocare la democrazia.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha cancellato l’EuroPride, la manifestazione internazionale per i diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBT+, che si sarebbe dovuto tenere a Belgrado tra il 12 e il 18 settembre. In una conferenza stampa ha motivato la decisione dicendo che, per quanto sia al corrente del fatto che i diritti delle persone LGBT+ sono a rischio, il governo ha ricevuto forti pressioni dai partiti di estrema destra e da alcuni rappresentanti della Chiesa ortodossa serba, e che «a un certo punto non si può ottenere tutto».
E così accade che il governo serbo annunci la cancellazione dell’Europride senza motivi reali e senza confronto con l’organizzazione. Non ci stupisce, è solo l’ennesimo atto di sfida contro la comunità LGBT+, una manifesta dichiarazione di ostilità. È chiaro che non siamo benvenutə nei paesi conservatori, lo abbiamo visto in Polonia e in Ungheria.
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Ma è anche uno schiaffo all’Europa civile, quella che continua a chiedere agli stati membri di garantire pari diritti per ogni cittadinə. E non ci stupisce che si voglia impedire un diritto che dovrebbe essere insindacabile, quello di manifestare.
Non ci stupisce perché non c’è niente di nuovo. Questo accade quando si inseguono modelli ultraconservatori, patriarcali e sovranisti. Quando si istiga la paura dell’altro per la conservazione del proprio privilegio e si tenta di limitare il dissenso, non può esserci democrazia. Senza diritti, non c’è democrazia. È qualcosa a cui anche in Italia abbiamo assistito fin troppe volte. E contro cui continueremo a fare resistenza.
“Il nostro obiettivo – afferma la Presidente Alessia Crocini – come attivistə e come associazioni, è proprio questo: continuare a garantire diritti per tuttə e combattere le forze oscurantiste che vogliono riportarci indietro. Le elezioni in Italia sono alle porte e sia chiaro che non permetteremo a nessuna forza politica di fermare la strada dei diritti. L’Europride si farà, non saremo noi a fare un passo indietro.”
Famiglie Arcobaleno esprime tutta la sua vicinanza allə attivistə e alla comunità LGBT+ serba e alle amiche e amici di EPOA (European Pride Organisers Association).