“In questi giorni di grande apprensione per il destino politico del nostro Paese, assistiamo con un misto di speranza, diffidenza e confusione al dibattito che potrebbe portare alla formazione del Governo Conte bis”: così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.
Che prosegue: “Vista la bozza di programma che circola in queste ore e soprattutto alla luce delle sue importanti lacune, vogliamo essere propositivi: se il prossimo governo vuole essere un governo di novità che contrasti la paura, l’odio e i fascismi, facendosi portatore di quel nuovo umanesimo a cui fa riferimento il Presidente del Consiglio Conte, non può che mettere fra le proprie priorità la ripresa della strada dei diritti. Da troppi anni attendiamo una legge e politiche di prevenzione serie ed incisive contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, una legislazione che vada a combattere l’odioso fenomeno dell’omofobia, della bifobia e della transfobia che colpisce in varie forme migliaia di persone e che negli ultimi mesi abbiamo visto in preoccupante aumento, rinvigorito da alti rappresentanti istituzionali che si sono divertiti a soffiare sul fuoco dell’intolleranza. Includere nel programma del prossimo governo l’approvazione di una legge in tal senso, a partire proprio dalle proposte di legge già presentate in Parlamento dagli esponenti dei due partiti che costituiscono la nuova ipotetica maggioranza, la Senatrice M5S Alessandra Maiorino e la Senatrice PD Monica Cirinnà, sarebbe la prova di una reale volontà di discontinuità del nuovo esecutivo“.
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E inoltre: “si passi da un governo in cui il ministro Fontana esordì con la negazione dell’esistenza delle famiglie arcobaleno a un governo che cerchi di tutelare quelle famiglie e i loro figli, tuttora senza tutele e a cui in questi ultimi quattordici mesi è stata fatta una guerra senza quartiere dall’Ex ministro degli interni Salvini.Il Nuovo Umanesimo non può che partire dai diritti, dall’uguaglianza, dal contrasto ad ogni forma di discriminazione e in tal senso incalzeremo nelle sedi istituzionali e nelle piazze il prossimo Governo e la maggioranza parlamentare” conclude Piazzoni.