Nulla fermerà l’orgoglio LGBT, neanche il Coronavirus.
Dopo il rinvio di più di 200 Pride in tutto il mondo, si è deciso di fare, a fine giugno e in concomitanza con l’anniversario dei 51 anni dei Moti di Stonewall, un Pride MONDIALE!
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Il Global Pride, manifestazione online organizzata dai grandi network internazionali dei Pride, EPOA e Interpride, di cui fa parte anche il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Quel giorno tutte le città del Pianeta si riuniranno sotto una gigantesca bandiera arcobaleno, ma sul web, inevitabilmente da casa, affinché “il messaggio politico del Pride risuoni comunque quest’anno, seppur con modalità inedite, per continuare a far ardere il nostro orgoglio“, come dichiarato da Sebastiano Secci, presidente del Mario Mieli.
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Un Pride inevitabilmente diverso, ai tempi del Covid-19 e del distanziamento sociale, che potrebbe vederci sfilare da casa, sui terrazzi, i balconi, direttamente dai nostri divani, per portare avanti quella rivendicazione LGBT nata proprio la notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969, allo Stonewall di New York. Perché il Coronavirus potrà anche obbligarci a stare fisicamente distanti l’uno dall’altro, ma quando la Comunità chiama l’Orgoglio deve farsi Unione, persino dinanzi a tutte le difficoltà, le sofferenze e le distanze che stiamo vivendo.