In un dialogo/intervista pubblicato sul Corriere della Sera, due psicoterapeuti (Lawrence Josephs e Giancarlo Dimaggio) hanno provato a capire come mai la monogamia è quasi superata e quali sono le nuove frontiere delle coppie moderne.
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“Il tasso di divorzi ondeggia sempre attorno al 50% – ricorda Josephs, autore del libro “Infedeltà”– La società diventa più permissiva, le persone che rimangono insieme per scelta e stando bene sono poche. A rimanere insieme secondo una serie di indagini e relative statistiche sono circa il 25% delle coppie”. Solo una coppia su 4 è felice.
Il perché, secondo i due studiosi è presto detto ed è da ricercare nelle regole stringenti della società: “Le società patriarcali conservatrici forzano le persone a stare insieme. Lì gli uomini sono più infedeli delle donne. Ma in Europa e in America le donne stanno arrivando agli stessi livelli perché le conseguenze del tradimento sono meno severe. Circa il 50% di coppie divorzia in America e molti di quelli che rimangono sposati sono infelici”.
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Un quadro decisamente poco romantico quello disegnato dai due psicoterapeuti che nei loro studi ne sentiranno di tutti i colori. Molto dipende anche dal carattere e dalla situazione economica, suggerisce Josephs: “Le persone a strategia lenta investono nella stabilità e nella crescita dei figli, mentre i veloci investono più sulla riproduzione e meno sulla genitorialità. La disponibilità di risorse sì, favorisce le strategie lente, quindi maggiore fedeltà. Però a livelli estremi di disponibilità di risorse le cose cambiano, immagina i maschi alpha ricchi: non badano alla monogamia. In un certo senso la monogamia sembra la strada per chi non è ricco né povero”.
E il concetto di monogamia negli Stati Uniti è stato in parte superato, a detta dello psicoterapeuta americano: ”Negli States poliamore, coppia aperta, scambismo sono sempre più diffusi. Una coppia inizia monogama e a un certo punto uno dice: voglio un matrimonio aperto”. Di fronte a quel 25% di coppie felici e fedeli, Josephs decreta: “La monogamia stabile finché morte non vi separi non è più, statisticamente parlando, normale”. Non siamo certi che nel nostro Paese questa tesi possa valere come scusa per una scappatella!