Omicidio di Aversa: ergastolo al complice di Guarente.
La triste vicenda avvenuta nel 2017 è arrivata al suo epilogo. Ciro Guarente aveva ucciso Vincenzo Ruggiero, giovane ragazzo di 25 anni. La dinamica dell’omocidio è stata orribile: Guarente dopo aver sparato alla vittima con una pistola calibrio 7,65 aveva fatto a pezzi l’attivista gay in un garage di Ponticelli e lo aveva poi sciolto nell’acido per fare un muretto di cemento con i suoi resti. Alcuni organi del giovane, come parte del cranio, non sono mai stati ritrovati.
Il movente? Una lite scoppiata tra i due. A due anni dall”omicidio, oltre all’ergastolo di Ciro Guarente, la Corte di Assise del tribunale di Napoli ha condannato al carcere a vita anche Francesco De Turris, colui che avrebbe fornito la pistola al killer con la quale avrebbe poi ucciso l’attivista.
E’ stato disposto anche l’isolamento diurno per un anno e risarcimento di danni alla famiglia della vittima pari a 100 mila euro, ma solo in via provvisoria, in attesa del risarcimento che sarà richiesto in sede civile.
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Ecco le parole dei familiari: «Questo verdetto non mi ridarà mio figlio, ma si è esaudito il mio primo desiderio di giustizia terrena. Ora aspetto la giustizia divina».