Nella lista, che man mano che passano le ore si allunga, dei sostenitori politici di Fedez, dopo l’intervento esplosivo sul palco del Primo Maggio e la pubblicazione della telefonata con la Rai, spunta anche Giuseppe Conte.
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L’ex premier ha twittato poco fa: «Io sto con Fedez. Nessun censura», seguito da un primo piano del cantante, direttamente dal concerto di ieri sera. Ospite al Caffè della Domenica su Radio 24, il segretario del Pd Enrico Letta ha ringraziato il cantante per le parole sul palco del Primo Maggio: «Ci aspettiamo parole chiare dalla Rai, di accuse e di chiarimento. Poi voglio ringraziare Fedez, le sue parole forti che condividiamo in pieno, rendono possibile rompere un taboo, cioè che non si può parlare di diritti perché siamo in pandemia. Occuparsi di pandemia non vuol dire che non si possono fare battaglie per i diritti, ius soli, come ddl Zan».
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Anche Laura Boldrini: «Il Paese ha bisogno di questa legge ed ha bisogno di voci indipendenti pronte a battersi per la libertà di espressione». Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana: «Parole di una semplice verità quelle di Fedez sul palco del Concertone: inutile che ora la Lega si agiti, fra loro ci sono i campioni di omofobia e dell’odio».
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Voci di consenso anche dal Movimento 5 Stelle. A partire dall’ex capo politico Luigi Di Maio: «Conosco Fedez da tempo, oltre ad essere un cantante di grande talento è una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore. Ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte». Fino a Lucia Azzolina: «Salvini non ha mai amato le persone libere, le teste pensanti, chi gli dice le cose de visu. E, quando trova chi non ha timore, si scatena con un linguaggio verbale aggressivo».
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