In tutto il mondo giugno è il Pride Month. Il mese del Gay Pride, dedicato all’orgoglio gay, alla parità di diritti di genere e all’amore in ogni forma.
Per dirlo con una sigla universale, in questo periodo si celebra ufficialmente l’orgoglio della comunità LGBTQIA+, della quale fanno parte persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e, solo dagli ultimi anni, Queer (un termine generico usato per indicare coloro che non sono eterosessuali o non sono cisgender, ovvero persone la cui identità di genere corrisponde al genere e al sesso biologico), Intersessuali e Asessuali.
Il “+” sta a indicare tutti gli altri generi meno definibili. Per un’inclusione totale, nel segno dell’uguaglianza di genere.
Discovery+ festeggia il mese del PRIDE con un canale che racconta il mondo LGBTQ+: IL PROGRAMMA
Ma perché il Pride Month si celebra proprio a giugno? Com’è nato e che significato ha?
Il Pride Month cade nel mese di giugno per un fatto specifico accaduto nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969. Una notte apparentemente qualsiasi, durante la quale la polizia fece irruzione nello Stonewall Inn, un bar gay del Greenwich Village di New York. Una retata come tante altre ne venivano fatte nei locali gay. Ma quella volta i presenti, accusati ingiustamente di indecenza solo per il loro orientamento sessuale, si ribellarono.
Origini del Pride Month: i moti di Stonewall
Fu quello solo l’inizio dei cosiddetti moti di Stonewall. Nei giorni a seguire la comunità gay scese in strada per mostrarsi a tutti: era finito il tempo di nascondersi, era arrivo il momento di combattere per i propri diritti. Il primo giorno i poliziotti si trovarono di fronte un gruppo di circa 500 persone tra frequentatori dello Stonewall Inn e altre persone della comunità LGBTQIA+.
Elodie sarà la madrina del Roma Pride 2022: “Non poteva esserci una madrina migliore di lei”
Il secondo giorno salirono a mille circa, e in prima linea anche c’era anche una fila di drag queen pronte a “deridere” gli agenti con uno slogan pensato proprio per loro.
Recitava così: We are the Stonewall girls (Siamo le ragazze dello Stonewall) We wear our hair in curls (Abbiamo i capelli riccioluti) We wear no underwear (Non indossiamo intimo) We show our pubic hair (Vi mostriamo i nostri peli pubici) We wear our dungarees (E mettiamo delle salopette corte…) Above our nelly knees! (…sopra le nostre ginocchia da checche!)
Simbolicamente, i moti di moti di Stonewall sono riconosciuti come l’evento che segnò l’avvio delle rivolte dei non eterosessuali per combattere per i propri diritti. E da lì, in seguito, ciò che portò alla nascita del movimento LGBTQ+ moderno e del Gay Pride.