La nuova scommessa di Andrea Natale e Giuseppe Sciarra si chiama Canovaccio.
Un cortometraggio lgbtqiplus che vede tra i protagonisti l’attore teatrale, Gino Curcione, Brando Improta e Giovanna Asia Savino, quest’ultima interpreta un personaggio transgender spumeggiante e ironico, Micol la quale lavora in un bar nel capoluogo partenopeo ma ha il sogno di voler fare l’attrice di professione.
“Il mio personaggio, Micol”, dice Savino, ” è una ragazza che ha compiuto un percorso di transizione. Non sappiamo realmente se lo abbia completato o meno, ma veniamo a sapere del suo percorso solamente a metà corto”.
La Savino ha le spalle molte esperienze in ambito cinematografico, pubblicitario e nel doppiaggio. Ex studentessa del Dams di Roma, grande amante del cinema di Pupi Avati, alla carriera di attrice alterna quella di critica cinematografica. ” Canovaccio è una commedia gradevole che tende a voler sottolineare che non ci sono barriere che tengono quando due persone si incontrano. Il tema transgender viene raccontato con grande delicatezza. È un’opera capace di arrivare in maniera diretta al cuore dello spettatore senza risultare mai volgare.” Afferma Giovanna Asia con entusiasmo e amore per questo lavoro che mette in risalto con delicatezza la tematica dell’identità di genere senza scadere negli stereotipi banali e rozzi di cui sono ancora vittime le persone transgender.
In merito ai due registi del cortometraggio, Giovanna Asia Savino si esprime molto positivamente: “Conosco da anni Giuseppe Sciarra ha diretto numerosi cortometraggi pluripremiati a diversi festival. È un regista promettente, pieno di grande talento capace di valorizzare ogni attore. Andrea Natale l’ho conosciuto durante la preparazione di Canovaccio, anche lui come Giuseppe è un regista di grande talento che ha diretto numerosi progetti interessanti. È stato un piacere lavorare con due grandi professionisti capaci di metterti a tuo agio.”
Canovaccio ha già vinto un’importante il Best Lgbtq+filma al Wild Filmmaker special event al Venice international film festival. Ed è stato selezionato al Gold award in comedy section al London movie awards 2024. È un corto che affronta il tema transgender in modo ironico e diverso dal consueto rispetto a come viene fatto di rado in Italia e a suo modo rappresenta non solo la classica commedia all’italiana ma nella sua leggerezza qualcosa di più che invitiamo gli spettatori a scoprire nei festival.