“Mentre la scuola è nel caos, mancano i professori e i docenti di sostegno, gli spazi sono insufficienti, la didattica a distanza è un disastro, cosa fa la maggioranza nel Palazzo? Parla di temi surreali e oggi con il ddl Zan istituisce addirittura la Giornata dell’indottrinamento gender, anche alle elementari. La furia ideologica del Pd e del M5S non ha limiti”, come prevedibile, Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia, si è esposta contro il ddl Zan dopo che la Camera ha aprovato con scrutinio segreto la legge per contrastare l’omotransfobia, la misoginia e le violenze contro le persone disabili.
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Giorgia Meloni non ci sta e si scaglia, nuovamente, contro la comunità LGBTQ+. E’ inaccettabile che in Italia si possano ancora fare comizi incitando all’odio verso una comunità, ed è per questo che è necessaria una legge al più presto. L’esponente di FDI parla di cancellare le identità delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans), e offende le persone omosessuali con figli.
Ricordiamo che i sì per l’approvazione della legge alla Camera sono stati 265, i no 193, gli astenuti 1. L’approvazione è stato salutata da un prolungato applauso della maggioranza e la legge va ora in Senato.
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