“Il giorno in cui mio marito Ike e io ci siamo finalmente incontrati davanti a un giudice…a 39 anni, stavo per vincere la mia libertà”.
Tina Turner si racconta a cuore aperto nella sua autobiografia “My Love Story” (in uscita il 15 ottobre) di cui il Daily Mail svela alcuni stralci. Dalle violenze e gli abusi subiti da Ike Turner al vero amore, il secondo marito Erwin Bach, 16 anni più giovane di lei sposato nel 2013 e dirigente della casa discografica Emi, che le ha donato un rene per salvarla dalla morte…
Dopo il divorzio da Ike (con il quale è stata sposata dal 1962 al 1978) che la picchiava continuamente, al punto da portarla ad ipotizzare il suicidio, ad Anna Mae Bullock, vero nome della cantante, non era rimasto quasi nulla: “Quando sono uscita dal tribunale avevo solo il mio nome d’arte, Tina Turner, e due Jaguar, che mi erano state concesse da Ike. Null’altro, nessuna idea di come avrei pagato il cibo, l’affitto, le bollette… Ma sono andata avanti lo stesso è sono diventata quella che sono”, racconta la leggenda del rock’n’roll che svela un passato di abusi e violenze cominciato subito dopo il matrimonio. Aveva 22 anni quando sposò il musicista blues Ike Turner: “La prima notte di nozze? Mi ha portato in un bordello ad assistere ad uno spettacolo pornografico dal vivo…”.
Era solo l’inizio. Per sedici lunghi anni Tina Turner fu vittima di un uomo infedele, dipendente dalle droghe e che ha abusato di lei fisicamente, usando di tutto per farle male, da un bastone al pentolino per il caffè bollente. “Per lui ero un bancomat. Voleva controllarmi, economicamente e psicologicamente”. Tina tentò anche il suicidio ingerendo delle pillole, ma sopravvisse. Fino al divorzio.
Ma il suo passato doloroso e difficile fa solo da contorno al vero racconto di “My Love Story”, che parla invece dell’amore vero e incondizionato del secondo marito, Erwin Bach conosciuto negli anni ’80, lui 30 anni, lei 46 e sposato nel 2013, dopo oltre vent’anni vissuti insieme. Dal 1995 la coppia vive in Svizzera, dove a Bach è stato chiesto di guidare la Emi di Zurigo. Cinque anni fa però per Tina sono cominciati i primi problemi di salute, un cancro all’intestino allo stadio iniziale che le viene esportato e un mal funzionamento ai reni, che la Turner ha sempre voluto curare con medicine non tradizionali. Poi nel 2016 quando la situazione sembrava davvero grave la decisione da parte del marito, un atto d’amore che le salva la vita: il dono di un rene. Alla soglia degli 80 anno la regina del rock ruggisce ancora e accanto all’uomo che ama e che le ha ridato la vita… “si gode la gioia di essere viva”.