13 coppie omosessuali hanno trascorso il loro San Valentino in tribunale.
Il gesto è stato fatto per una buona causa, la loro e quella di tutta la comunità LGBTI giapponese. Il 14 febbraio le 13 coppie, di età tra i 20 e i 50 anni, hanno depositato un ricorso contro il divieto di contrarre il matrimonio nel loro Paese, chiedendo che venga dichiarato incostituzionale.
Il Sol Levante è rimasto l’unico membro del G7 a non prevedere delle unioni legali per i cittadini dello stesso sesso.
“Non chiediamo nulla di speciale, solo di mettere la nostra vita sulla stessa linea di partenza di quella degli altri”, ha detto Kenji Aiba, 40 anni – Ogni coppia ha richiesto al tribunale che la propria unione venga immediatamente riconosciuta sulla base del principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, più 8 mila euro per i danni emotivi causati dal rifiuto ricevuto dai funzionari dello stato civile”.
L’iniziativa pubblica è stata l’unica per ora, senza precedenti, in un Paese in cui i diritti degli omosessuali restano ancora un argomento tabù.