Sul «Grande Fratello Vip» è piovuto l’ennesimo scandalo.
Il padre di Clarissa, Jessica e Lucrezia Selassiè è infatti rinchiuso nel carcere di Lugano. Il presunto nipote del defunto re etiope Hailé Selassié è stato arrestato in Lussemburgo agli inizi di giugno ed estradato in Ticino a metà settembre.
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L’uomo venne denunciato nel 2017 da tre investitori ticinesi, che sull’arco di diversi anni gli avevano affidato denaro per un totale di oltre 10 milioni di franchi. I soldi sarebbero dovuti servire a finanziarie una trattativa che il principe sosteneva di avere avviato con lo Stato tedesco per l’incasso di vecchi bond.
Ma non è finita qui. Secondo il report di Oggi, Hailé Selassié avrebbe modificato i suoi documenti per far credere di essere discendente della casa imperiale etiope, ma in realtà sarebbe solo il figlio di un giardiniere italiano che lavorava nel palazzo imperiale.
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«Rientrato in Italia, ha vissuto il sogno di recuperare l’immenso tesoro del Negus – scrive la rivista -. Fu così che convinse alcuni discendenti legittimi di Hailé Selassié, ormai poveri in canna che vivevano in vari Paesi, a firmargli una delega e a chiudere un occhio sulla sua affermata discendenza dal duca di Harar, secondogenito dell’imperatore».
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Il settimanale fa una duplice rivelazione: mentre il padre è detenuto nel carcere di Lugano colpito da un mandato di arresto internazionale, la gieffine avrebbero taroccato i propri titoli di studio e il loro albero genealogico.