Multa da 10 mila euro ad un ragazzo di 19 anni genovese sorpreso a fare pipì in un vicolo del centro storico di Genova. Il ragazzo è stato sorpreso dai carabinieri in vico Lavezzi. La storia è raccontata dal Secolo XIX. “Ero in compagnia di amici con cui avevo bevuto un paio di birre – racconta lo studente – dopo mi sono fermato per fare pipì. Mi scappava e non c’erano più locali aperti”.
I militari vedono il giovane urinare, lo bloccano e lo identificano contestandogli il reato di atti contrari alla pubblica decenza, e anticipandogli che sarà multato. Marco torna a casa, racconta l’accaduto al padre. “Mai ci saremmo immaginati una cifra così alta”, dice incredulo il genitore. Una settimana dopo i carabinieri inviano un verbale di contravvenzione con la cifra da pagare: 10 mila euro.
“Ho riletto tre o quattro volte la multa – racconta il padre del ragazzo – speravo di aver visto male. Ed invece era tutto vero”. Dall’inizio del 2016 il reato di atti contrari alla pubblica decenza è stato depenalizzato e trasformato da denuncia penale in sanzione amministrativa. Per questo il legislatore ha alzato l’entità della multa. Che ora parte da cinquemila e arriva fino a diecimila euro. Il papà di Marco ha deciso di saldare il dovuto entro sessanta giorni usufruendo dello sconto, finendo per pagare 3333 euro.