Prima lo ha preso in giro accusandolo di “comportarsi come una femmina“, poi lo ha aggredito con calci e pugni gridandogli “sei gay“. Un 22enne è stato arrestato dai carabinieri per aver picchiato un coetaneo sabato sera in pieno centro ad Augusta, in provincia di Siracusa. La vittima dell’aggressione è stata trasportata all’ospedale Umberto I di Siracusa, dove è ancora ricoverata in prognosi riservata. Il giovane è stato sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico oculistico ma ha perso l’uso di un occhio.
L’aggressore si trova ora in carcere di Siracusa con l’accusa di lesioni personali gravissime. I militari indagano ora per ricostruire se il giovane si è reso protagonista in passato di altri episodi di omofobia odi bullismo nei confronti di ragazzi che non hanno mai denunciato. Secondo quanto accertato finora dalle indagini, il 22enne, mentre era a bordo della sua auto con un amico, ha notato una comitiva di ragazzi che chiacchieravano in una piazza del centro. È sceso dalla macchina e, senza alcun motivo apparente, ha cominciato a deridere uno di loro. Poi ha spostato le sue attenzioni anche sul ventenne. Dopo schiaffetti al volto e frasi di scherno, ha colpito lo studente con violentissimi pugni al volto. L’aggressore è stato poi rintracciato nella stessa piazza in cui era avvenuto il pestaggio e arrestato.
Se il gay maschile deride quello effeminato e viceversa: quando la discriminazione arriva dall’interno
“Lo ha aggredito a calci e pugni perché gay – dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center e responsabile del numero verde Gay help line -. Quanto accaduto è purtroppo solo uno dei tanti casi che rileviamo con il nostro numero verde, oltre 20mila episodi ogni anno in tutta Italia. Facciamo appello al Governo perché servono subito azioni concrete contro l’omofobia“.