Saranno oltre 200 i giovani di Azione cattolica che si ritroveranno dal 15 al 17 novembre prossimi a Morlupo, pochi chilometri al nord di Roma, per il seminario “A cuore scalzo”. Punto fermo dell’incontro è che questi temi non devono essere vissuti come “tabù” ma come spazi di dialogo e confronto. “L’appuntamento, promosso dal Settore giovani di Ac e dall’Area Famiglia e Vita, – spiegano gli organizzatori – si inserisce nel cammino post-sinodale intrapreso e affronterà tematiche da sempre importanti per la vita di tutti i giovani: l’affettività e la sessualità. Focus saranno dedicati a: ‘Vita di coppia: tra ferite e riconciliazioni’; ‘L’accettazione di sé e il rapporto con il proprio corpo’; ‘In cammino con i giovani omosessuali’; ‘Sessualità al tempo del web’”.
GUARDA: Ex ballerino di Amici bacia il compagno in chiesa e pubblica il video sui social!
Azione Cattolica spiega ancora che “l’intenzione è rispondere alle sollecitazioni emerse dal documento finale del Sinodo dedicato ai giovani e dall’esortazione apostolica Christus vivit, che sottolinea l’importanza di ‘educare la propria sessualità, in modo che sia sempre meno uno strumento per usare gli altri e sempre più una capacità di donarsi pienamente a una persona in modo esclusivo e generoso’. Nella consapevolezza che questi temi non debbano essere vissuti come tabù ma piuttosto spazi di dialogo, confronto e accompagnamento, per i giovani e tra i giovani”.
Teologi e psicologi discuteranno nella tre giorni insieme ai giovani cattolici. Interverranno: Marinella Perroni, biblista e già presidente del Coordinamento Teologhe Italiane; don Aristide Fumagalli, docente di Teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale; Piera Di Maria, ginecologa e sessuologa; Nicoletta Musso, mediatore familiare ed esperta in consulenza di coppia; Caterina Donato, psicologa e psicoterapeuta; padre Pino Piva, gesuita, impegnato nella pastorale degli esercizi e formazione ignaziana; Barbara Ghetti, psicologa formatrice e consulente clinica autobiografica; Roberta Carta, psicologa e psicoterapeuta; Diego Buratta, educatore e responsabile della cooperativa “Pepita”.
“Spunto di discussione, – raccontano ancora gli organizzatori – il quadro che sembra emergere da diverse indagini promosse nel nostro Paese su giovani, affettività e sessualità, a partire da un recente Studio sulla fertilità voluto dal ministero della Salute, caratterizzato un denominatore comune: le diverse soggettività pesano assai più di norme e vincoli esterni che vedono sempre più eroso il loro peso. Nella sfera della sessualità e nei rapporti tra questa e le dinamiche affettive, il protagonista è il singolo che procede lungo un percorso individuale e auto-costruito che, a differenza di quanto avveniva negli anni dell’edificazione della società di massa, non risente più di tanto delle ‘mode’ e delle omologazioni proposte nel e dal contesto pubblico. Così come nella più generale sfera del consumo, l’individuo-massa è stato sostituito da un individualismo di massa, anche nella sfera sessuale e affettiva”.