“I fr**i come te devono bruciare”. È una delle tante frasi con le quali negli ultimi sei mesi un 17enne è stato discriminato da coetanei e persino con la complicità di un docente: sarebbe questa la storia emersa nel Milanese, che vede al centro un minorenne che aveva esternato il suo orientamento omosessuale.
A denunciare il tutto la pagina Facebook dei Sentinelli e ripresa da alcuni media. Secondo quanto riportato, a usare frasi omofobe sarebbe stato, appunto, anche un docente, contro il quale sarebbe stato «presentato un esposto» dalla madre del ragazzo.
“Succede da almeno sei mesi che all’interno di una classe dell’istituto Itis Enrico Mattei di San Donato, Daniele è preso di mira da alcuni compagni a causa del suo dichiarato orientamento sessuale – si legge sul sito Fb dei Sentinelli – Il tutto avviene nell’indifferenza di alcuni insegnanti e addirittura con la complicità di uno di loro. Daniele è stato più volte apostrofato con chiari riferimenti di stampo fascista e omofobo tipo ‘i fr**i devono bruciare tutti’ Inoltre è stato spettatore suo malgrado di una scena in classe nella quale venivano esaltate dichiarazioni violentemente ostili del neo ministro della famiglia Lorenzo Fontana”.
Preside vicina all’alunno. Abbiamo accompagnato la classe con interventi psicologici, abbiamo agito con interventi correttivi e provvedimenti disciplinari nei confronti di quei pochi ragazzi che non hanno mostrato comprensione e il penultimo giorno di lezione sono state comminate 2 ammonizioni scritte a fronte di commenti discriminatori, e questo conferma l’impegno e l’attenzione dell’istituto a monitorare la situazione e sostenere la vittima». Lo ha detto Susanna Musumeci, la dirigente scolastica (dal 16 maggio scorso) dell’Itis di San Donato Milanese (Milano) al centro di una polemica per i presunti atti di bullismo da parte di alcuni studenti nei confronti di un ragazzo che ha rivelato la sua omosessualità e alle presunte frasi inadeguate espresse da un docente.