Riconoscendo i problemi di sicurezza che gli audit in loco pongono nel contesto della pandemia globale dovuta al Covid- 19, la sede centrale di Friend of the Sea (FOS) a Milano, ha lanciato i suoi Audit di Realtà Aumentata Sostenibile (SARA).
SARA consente a un auditor qualificato di effettuare un’ispezione in loco da un pannello di controllo che comanda “occhi” remoti e registra un video completo dell’audit, seguendo una rigorosa procedura di ispezione. Il video e il rapporto completo dell’audit vengono poi salvati su Blockchain per evitare qualsiasi possibile modifica.
Il fondatore e direttore di FOS, Paolo Bray, ha dichiarato che il passaggio a una piattaforma di audit virtuale è diventato essenziale per l’organizzazione; a febbraio aveva richiesto che tutti i suoi dipendenti svolgessero attività di “smartworking“, prima che fosse imposto dalla legge in Italia.
Bray si aspetta che innovazioni di auditing virtuale come SARA aprano la strada al futuro dei certificatori, anche una volta che la pandemia sarà finita.
“Gli audit in loco sono insostenibili, pericolosi per i certificatori e inaffidabili. Solo audit sostenibili, videoregistrati e bloccati saranno considerati accettabili e affidabili”, ha detto Bray. “Il progetto Friend of the Sea e l’Organizzazione Mondiale per la Sostenibilità stanno già svolgendo le loro attività online al 100%, quindi il recente passaggio al lavoro da remoto è avvenuto in modo naturale. Negli ultimi mesi e anni abbiamo intrapreso una serie di iniziative per spostare tutte le nostre attività online. Abbiamo organizzato diversi webinar invece di eventi in loco e abbiamo lanciato la piattaforma online Sustainable Marketplace invece di One to One Days”, ha dichiarato Bray.
GLI AUDIT AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Bray ha detto che la ONG ha fatto del suo sito web il suo principale mezzo di collegamento con le aziende interessate alla certificazione e che ha investito tempo e denaro nell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) per massimizzare il suo impatto online. Questo sforzo digitale si sta ora estendendo al processo di certificazione stesso, ha detto Bray.
“L’esperienza dell’epidemia di coronavirus ci ha portato a introdurre un’ulteriore importante innovazione, perfettamente in linea con la nostra strategia online”, ha detto Bray. “Gli audit in loco richiedono giorni di viaggio in tutto il mondo per effettuare qualche ora di ispezione in fabbrica, che potrebbe essere effettuata in modo più efficace con le piattaforme di videoregistrazione remote disponibili. Gli audit di fabbrica vecchio stile sono pericolosi per la salute e la sicurezza degli auditor. In alcuni casi, vengono effettuati in siti con animali vivi, con rischio di infezioni. Infine, gli audit in loco possono esporre gli auditor a situazioni in cui l’integrità viene compromessa e si può giungere a conclusioni soggettive. Solo una registrazione video a catena completa dell’audit può rappresentare una prova incontestabile della conformità”.
Andando avanti, FOS salverà tutti i suoi audit in blocco tramite SARA. Bray ha detto che i risparmi dovuti alla digitalizzazione e la positiva accoglienza dell’industria, si stanno già manifestando per la ONG.
FRIEND OF THE SEA E LA SOSTENIBILITA’ A 360°
Come detto in precedenza, Friend of the Sea richiede che tutti gli audit futuri siano completamente videoregistrati e salvati su Blockchain seguendo la procedura di verifica della Realtà Aumentata Sostenibile. Così ha commentato il CEO:
“In questo modo stiamo già risparmiando tonnellate di emissioni, migliorando la salute e la sicurezza degli auditor e fornendo ai consumatori audit verificabili. Le aziende hanno reagito positivamente poiché comprendono il valore degli audit di SARA, che consentono loro di ottimizzare tempi e costi, aumentando notevolmente la credibilità della certificazione”.