Durante una recente puntata di Pomeriggio 5, Francesco Chiofalo, noto al pubblico per la sua partecipazione a Temptation Island, ha condiviso una riflessione sulla chirurgia estetica e le pressioni del mondo della moda.
La conversazione, incentrata su un tema controverso come l’uso della chirurgia estetica nello spettacolo, ha rivelato il lato meno glamour di un ambiente che spesso impone ai suoi protagonisti standard di bellezza estremamente rigidi.
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Chiofalo ha raccontato che molti degli interventi estetici a cui si è sottoposto – per una cifra complessiva che supera i 100.000 euro – non sono stati una sua scelta personale, ma una richiesta delle agenzie di moda per cui lavorava. Ha spiegato che queste operazioni, che hanno coinvolto viso e denti, sono state finanziate dalle agenzie stesse, con lo scopo di avvicinarlo agli standard estetici imposti dal settore. “Io sono un po’ vittima del sistema che parte dal mondo della moda e dei fotomodelli” ha affermato, evidenziando quanto fosse pressante il bisogno di perfezione fisica quando ha iniziato la sua carriera.
Chiofalo ha descritto il contesto dei primi anni 2010, in cui, a differenza di oggi, la tecnologia per il ritocco digitale non era ancora diffusa come ora e le fotografie venivano spesso scattate su pellicola. Questo, secondo lui, rendeva obbligatori certi canoni estetici, non potendo intervenire successivamente con strumenti digitali. “Se avevi il naso troppo grosso, dovevi rimpicciolirlo” ha raccontato. Tra i vari interventi, ha menzionato il rimodellamento della mascella, per conferirle una linea più decisa, una caratteristica molto richiesta in quegli anni. Anche i denti sono stati oggetto di trasformazioni, dato che all’epoca le faccette dentali non erano ancora diffuse.
Riflettendo su questo percorso, Chiofalo ha rivelato come le trasformazioni fisiche abbiano avuto un impatto anche sulla sua percezione personale, tanto da fargli mettere in discussione la sua identità: “Ogni tanto mi chiedo, ma chi sono io? Come sarei stato senza questi interventi?”.
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La sua storia ha sollevato un dibattito tra gli ospiti in studio, in particolare con Caterina Collovati, che ha manifestato scetticismo nei confronti delle motivazioni professionali di Chiofalo. “Non dire così perché io non ci credo” ha affermato Collovati, aggiungendo: “Dì invece che non ti piacevi e non ti accettavi e ti sei rifatto”. Secondo Collovati, molti ricorrono alla chirurgia estetica non solo per ragioni lavorative, ma anche per questioni personali e psicologiche. Ha sostenuto che spesso c’è un’influenza emotiva e di autoaccettazione dietro la decisione di sottoporsi a tali interventi.