E’ scontro nel governo tra Lega e Movimento 5 stelle sul tema dei diritti e della famiglia.
“Sono qui per testimoniare il mio sostegno e quello del Governo. So che in una parte del Governo non c’è la stessa sensibilità, ma l’Italia non tornerà indietro, non si perderanno i diritti conquistati“ ha detto il sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora, che ha partecipato al Pompei Pride.
“Nel contratto di governo non ci sono questioni riguardanti il mondo Lgbt, ma convocherò prestissimo le associazioni di settore per avviare un percorso di ascolto e confronto”. Una posizione smentita alcune ore dopo dal ministro leghista per la Famiglia, Lorenzo Fontana.
Fontana: Spadafora non parla a nome del governo “Con tutto il rispetto, il sottosegretario Spadafora parla a titolo personale, e non a nome del governo, né tantomeno della Lega. Per quanto ci riguarda, la famiglia che riconosciamo e sosterremo, anche economicamente, è quella sancita e tutelata dalla Costituzione” scrive, in un post su facebook, il ministro per la Famiglia e le Disabilità.
E mentre la politica litigava, a Milano è andata in scena una sfilata da record con 250mila persone in strada, secondo i numeri forniti dagli organizzatori. Il lungo corteo nel napoletano, colorato e festoso, è stato invece preceduto da forti polemiche per la scelta degli organizzatori di attraversare anche il piazzale del santuario della Vergine del Rosario. In altri luoghi di Pompei si sono svolti presidi di Forza Nuova e del Mis-Movimento Idea sociale, contro il Pride (qui l’articolo).