Da quando il Novaya Gazeta, quotidiano indipendente russo, ha riportato la notizia che centinaia di uomini sospettati di essere omosessuali erano stati rapiti, torturati e rinchiusi in un centro di concentramento per gay, Amnesty Internetional si è subito attivata per raccogliere firme e far si che questa triste e atroce storia termini il più presto possibile. A quanto dice il quotidiano, gli uomini sarebbero stati torturati e maltrattati in più, sarebbero stati costretti a svelare l’identità di altre persone LGBTI a loro note per poterle segnalare alla polizia. Novaya Gazeta ha affermato di aver verificato le informazioni su diversi uomini che sono stati uccisi dai loro carcerieri, anche se affermano che in base alle loro fonti ci sono stati molti altri omicidi.
Cecenia: torturati e massacrati 100 gay tenuti in un campo di concentramento dalla polizia
Pare che alcuni degli uomini rapiti siano stati riconsegnati alle loro famiglie, probabilmente perché i loro rapitori non hanno confermato il loro orientamento sessuale, ma essi rimangono in grave pericolo a causa dell’intolleranza omofobica locale. Membri dell’Ong Russian LGBTI network hanno confermato queste informazioni e hanno creato una linea telefonica diretta per offrire aiuto a coloro che potrebbero star cercando protezione al di fuori della regione. Tuttavia, ci sono anche avvertimenti anonimi online riguardo il fatto che alcune delle offerte di aiuto fatte su internet potrebbero essere usate dai responsabili di questi crimini per individuare altre persone LGBTI.
Le reazioni dei funzionari ceceni a queste notizie variano dalla negazione (per esempio da parte di Alvi Karimov, portavoce del leader ceceno) al ritenerle false, a ulteriori velate minacce.