Mentre la Giornata Internazione della Donna si festeggia dal 1977 in tutto il mondo, pochi però sanno che l’usanza di regalare mimose è una tradizione tipica italiana. A decidere quale fiore dovesse diventare il simbolo delle lotte per la parità genere è stata, nel 1946, l’assemblea dell’Udi (Unione donne italiane). In particolare, tra le attiviste – Rita Montagna e Teresa Noce – che hanno eletto questo fiore come simbolo della festa dell’8 marzo, c’era Teresa Mattei, ex partigiana e convinta sostenitrice dei diritti delle donne.
La mimosa però non fu l’unica proposta portata in assemblea. Tra i candidati vi erano anche anemoni, garofani e la violetta. Quest’ultima, secondo i racconti dell’epoca, sarebbe stato ritenuto il fiore più rappresentativo della lunga tradizione della sinistra europea. La decisione a quel punto fu messa ai voti e vinse la mimosa perché, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, era ritenuta più economica. Ma non solo. La mimosa è l’unico fiore che sboccia a marzo e, nonostante la sua fragilità apparente, riesce a crescere, anche su terreni difficili. Col passare degli anni, il business dell’8 marzo ha portato a una crescita vertiginosa del costo fiore, venduto praticamente solo in quel giorno.
“La mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette – spiegò Teresa Mattei in un’intervista -. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente”. Anni dopo l’ex partigiana Mattei, morta nel 2013 all’età di 92 anni, raccontò: “Quando nel giorno della festa della donna vedo le ragazze con un mazzolino di mimosa penso che tutto il nostro impegno non è stato vano”. Secondo gli Indiani d’America pare che i fiori della mimosa significhino forza e femminilità, quindi sono perfetti per la ricorrenza. Per gli amanti delle coincidenze, altre voci riportano che vicino alla fabbrica bruciata nel 1908 crescesse proprio un albero di mimosa, fiorito in quei giorni. Detto questo, buona Festa della Donna a tutte le donne da SPYit.it.
Tra le poesie per la festa della donna, ecco quella che abbiamo scelto per voi di Madre Teresa di Calcutta:
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni…
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!