Lei è una ragazza apprendista parrucchiera di Ivrea, lui è il suo datore di lavoro e suo maestro. L’arena è quella, a volte insidiosissima, di Facebook dove la ragazza si lascia scappare in un post sul profilo della collega una frase tutt’altro che gentile: “Fagli causa a quel ricch***e”. E invece a essere trascinata in tribunale è proprio lei, incauta almeno quanto maleducata apprendista.
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Il suo datore di lavoro, che è gay e che ha interrotto lì per lì il contratto di apprendistato della giovane, ora vuole per riparare l’offesa trentamila euro. Tanti soldi anche secondo il giudice del tribunale di Ivrea, Ludovico Morello, che proprio stamattina in udienza ha invitato il maestro-parrucchiere a ridurrre l’importo del risarcimento, considerato fuori misura.