Il progresso culturale degli ultimi decenni ha compreso che gli esseri umani non si distinguono in contenitori rigidi: oggi, infatti, sappiamo che l’identità sessuale di un individuo si definisce attraverso categorie diverse, i cui confini possono essere estremamente flessibili.
Spesso, però, quando si impone un fenomeno nuovo, per essere capito, il nostro cervello ha la necessità di inserirlo in una categoria. È un bisogno umano che serve a non perdersi nella miriade di informazioni da cui veniamo bombardati.
«In America è in incredibile crescita un nuovo fenomeno, esploso sui siti di appuntamento online, definito delle cosiddette etero-flessibili”: Si tratta di persone eterosessuali, spesso con un marito o una moglie, comunque una relazione duratura, che vanno in cerca di esperienza gay che durino una sola sera o che comunque non diventino mai qualcosa di serio.
Negli Stati Uniti questo fenomeno è in forte crescita e, da poco, lo è anche in Italia. Proprio come c’è l’eteroflessibilità c’è anche l’omoflessibilità: omosessuali che non negano che potrebbe provare attrazione anche verso le ragazze in casi rari.
Questa è la bandiera eteroflessibile, come potete notare lo sfondo si collega ai colori etero mentre una striscia al centro si collega a quella gay.
E troviamo poi quella omoflessibile, con sfondo gay e una striscia al centro per intendere quella etero.