Tina Simoniello per www.rep.repubblica.it
“Non abbiamo nessun dato ad oggi che ci dica che il coronavirus sia presente nelle secrezioni vaginali o nel liquido spermatico. Però sappiamo con certezza che è presente nelle secrezioni delle vie aeree superiori, cioè nel muco nasale e nella saliva e che nel corso di un rapporto sessuale evitare il contatto con le secrezioni delle vie aree superiori, a partire dal semplice bacio, è davvero difficile“, queste le parole di Massimo Andreoni, ordinario di Malattie infettive all’università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della SIMIT, la Società italiana di malattie infettive a Repubblica.it.
Quindi il coronavirus non ha un brutto rapporto col sesso, indipendentemente dal fatto che si parli di rapporti etero oppure omosessuali, ma che il sesso a distanza di sicurezza è complicato. Il problema è la distanza. “È esattamente così – conferma Andreoni – il rischio di contagio da Covid-19 non è dato dal rapporto sessuale, visto che il virus non c’è nelle secrezioni genito-urinarie, ma dalla vicinanza che il sesso richiede per essere praticato, e dallo scambio col partner delle secrezioni di bocca e naso“.
È più rischioso fare sesso con gli sconosciuti in tempi di epidemia, visto che delle persone che non conosciamo non sappiamo nulla: “Il nostro compagno occasionale potrebbe essere positivo al virus per esempio, e non saperlo, o potrebbe non seguire le indicazioni di contenimento del contagio… la sessualità con una persona che non conosciamo è di fatto più rischiosa per la semplice ragione che non conosciamo i suoi comportamenti, il suo livello di adesione alle indicazioni che stiamo mettendo in atto per arginare l’epidemia, per esempio”.
In questo senso la coppia è un luogo più sicuro? “Anche all’interno della coppia i due componenti possono condurre vite differenti: uno potrebbe dover avere molti contatti sociali, magari per lavoro, l’altro fare una vita più casalinga, e quindi essere meno a rischio di contagio. Anche all’interno di una coppia uno può essere infetto l’altro no – dice l’infettivologo – ma due persone che vivono insieme di fatto condividono il rischio di contrarre l’infezione tutti i giorni, nella vita quotidiana. Quindi che facciano sesso o no in tempi di coronavirus poco o nulla cambia, in questo senso sì la coppia è sicura”.
Tina Simoniello per www.rep.repubblica.it