Marcello mio di Christophe Honoré, con Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Fabrice Luchini, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay, Nicole Garcia e Stefania Sandrelli (durata 120 minuti).
di Ulderico Grancini
Nell’anno del centenario della nascita del grande Marcello Mastroianni (il 28 settembre 1924), arriva nelle sale un omaggio per esplorare i momenti più importanti della sua carriera attraverso la figura di sua figlia Chiara, protagonista del film insieme alla madre Catherine Deneuve. Con loro gli attori Fabrice Luchini, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay e Stefania Sandrelli, e la regista Nicole Garcia, che interpretano versioni in parte reali e in parte romanzate di se stessi. Il film, girato tra Parigi, Roma e Formia, vede Chiara interpretare il doppio ruolo di padre e figlia. La trasformazione comincia quando la regista Nicole Garcia, mentre Chiara sta girando una scena con il collega Fabrice Luchini, le chiede di provare a rifarla mettendoci meno “Catherine” e più “Marcello”. In lei scatta qualcosa che, per riappropriarsi della figura paterna, la porta a entrare nei panni (e non solo) del padre, perso prematuramente, dopo una lunga malattia, nel 1996. Una sorta di gioco che sconcerta chi le sta intorno, tranne Luchini, felice di confrontarsi con quel Marcello con cui non ha mai recitato. Un sogno che riempie di tristezza la madre, che quell’uomo ha amato. Un film pieno di dolcezza, celebrativo, malinconico, divertente, ma anche gratificante, per chi ricorda sempre con ammirazione e affetto un attore come Marcello Mastroianni.
Storia
Chiara è un’attrice, figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un’estate particolarmente tormentata, decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”.
Nelle sale dal 23 maggio in versione originale con sottotitoli in italiano.