Alle 3.30 di questa mattina è arrivato l’ok definitivo, dopo due notti e 39 ore di seduta è arrivata l’approvazione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna al provvedimento contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
La legge è stata approvata con il sì di Pd, Cinquestelle, Sinistra italiana e Misto (Silvia Prodi e Gian Luca Sassi). No da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
La legge regionale contro l’omotran-sfobia è una legge per contrastare la violenza contro le persone gay, trans, lesbiche, bisessuali, queer, intersessuali: sostenendo in particolar modo le associazioni impegnate nel contrastare questi fenomeni e dando aiuto a chi ne diventa vittima. Per trovare un equilibrio all’interno del Pd si è dovuto introdurre un emendamento sull’utero in affitto che ha spaccato il mondo delle associazioni per i diritti Lgbti. Ora nel testo si legge: «La Regione non concede contributi ad associazioni che nello svolgimento delle proprie attività realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità».