E’ disponibile su Netflix Elisa e Marcela, primo film prodotto dalla piattaforma streaming e presentato in concorso a Berlino 69.
Il film, che racconta la storia del primo matrimonio omosessuale spagnolo tra due donne ha rischiato il boicottaggio proprio per via del marchio Netflix.
Prima del festival, 160 espositori tedeschi indipendenti avevano inviato una petizione alla Berlinale e al ministro della cultura Monika Grütters per chiedere l’eliminazione dal concorso, ma Berlino ha difeso la sua scelta e ora anche il pubblico può vedere la pellicola per farsi un proprio giudizio.
Il film, in elegante bianco e nero, narra il primo incontro, quando Marcela inviata in un convento di suore ancora ragazza, conosce la più adulta Elisa, che la prende sotto la propria al protettrice, guidandola in quel luogo ostile fatto di regole e preghiera. Le due giovani si avvicinano sempre di più, anche perché Marcela ha un padre autoritario, che inizia ad impedire quell’amicizia troppo morbosa. Un’amicizia che diventa presto amore. Quando qualche anno dopo le due giovani donne dapprima allontanate si rincontrano, decidono di stare insieme e per sfuggire alle continue persecuzioni dei concittadini, Elisa decide di partire per un po’ di tempo e di presentarsi poi in paese sotto mentite spoglie maschili per farsi sposare a Marcela.
«Questa storia non era molto conosciuta quando l’ho scoperta dieci anni fa grazie al racconto dello studioso Narciso De Gabriel, che ha trascorso molti anni della propria vita ad investigarla, e mi ha affascinato fin da subito – spiega la regista -. Oggi è molto più nota grazie al lavoro delle associazioni LGBQT, che la utilizzano come un esempio per le loro battaglie, ma ciò non toglie che secondo me andava raccontata, anche per lo sforzo e tutto questo tempo che ci è voluto a realizzare il film».