Elettra Lamborghini è stata intervistata dal settimanale Vanity Fair Italia in occasione dell’uscita del suo nuovo disco.
La cantante che ha da poco compiuto 29 anni, si prepara all’arrivo del secondo album, Elettraton, il 2 giugno.
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E gli oltre sette milioni di follower su Instagram non vedono l’ora. Ma questo è solo l’inizio per Elettra Lamborghini: ingaggiata da Disney+ per il prossimo Italia’s Got Talent, ha in mente di tenere compagnia al suo pubblico ancora molto molto a lungo. E il marito, il dj olandese Afrojack, che ha sposato nel 2020, non le fa mancare amore e sostegno. Sotto alcune domande, e sopratutto risposte di Elettra, che stanno facendo molto discutere. L’intervista completa la trovate in edicola su Vanity Fair Italia.
Elisa Esposito, la prof di corsivo, ha detto: «Se guadagni 1300 euro al mese è colpa tua». Che ne pensa?
«Da piccola i miei genitori mi portavano a passare del tempo in una fattoria e io pensavo di voler vivere così, facendo le ricotte in casa, mi sentivo una campagnola. Da un lato dico che vivrei nel nulla con 1.500 euro al mese ma poi no, non invidio chi ci riesce».
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E chi ci riesce?
«Le persone che coltivano la campagna, i contadini, che magari sono i più felici al mondo anche con quella cifra. Dipende dalle aspettative, c’è a chi non frega niente di diventare milionaria».
A lei, invece, importa?
«Per come sono fatta non accetterei quello stile di vita, mi sono fatta un nome dopo sacrifici e va bene così anche se ogni tanto mi dico: “Ma che mi frega?”».
Ai suoi figli cosa insegnerebbe sul denaro?
«Direi loro che i soldi non hanno valore, anzi mi sento quasi in colpa a guadagnare più di un dottore che salva le vite».
Ha in progetto la maternità?
«Io ho paur…issima all’idea di diventare mamma. Guarda cosa sono diventati i social. Se vedo una donna in top ten nelle classifiche musicali ne sono orgogliosa, per il genere femminile è più difficile, altro che parità dei sessi. E poi un bambino vuole stare con la mamma. Io in questo momento non ci penso, ho altre cose da fare, non ho la testa e neppure il tempo di andare in bagno, figurarsi partorire».