Blanco torna con il suo attesissimo secondo album in studio “Innamorato“, in uscita oggi, venerdì 14 aprile.
Anticipato dal successo del singolo “L’Isola Delle Rose”, certificato disco di platino, “Innamorato” è una nuova finestra sull’universo di Blanco. Fiore all’occhiello del disco l’unica sensazionale collaborazione con Mina – la voce eterna della musica italiana – nel brano “Un Briciolo Di Allegria”, un dialogo tra due generazioni lontane che si incontrano su una traccia destinata a restare nel tempo.
“Sono veramente felice di questo duetto, per me è un grande onore. Mina è la regina della musica italiana e la stimo moltissimo. Il fatto che abbia deciso di realizzare un pezzo con me, offrendomi una grande opportunità, fa capire subito quanto sia moderna e attenta alla musica di adesso“.
In “Innamorato” Blanco si spoglia, ancora una volta, di ogni sovrastruttura e sceglie di raccontarsi con l’autenticità e la trasparenza che lo hanno sempre contraddistinto, dipingendo un ritratto disarmante del suo mondo.
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Esiste una linea continua che lega la complessa emotività di Blanco alle sue canzoni, 12 pagine di un diario in cui l’artista plasma ed affronta nuove esperienze, cambiamenti e scoperte. Lo fa attraverso il filtro della sua generazione, con una visione estremamente saturata su ciò che lo circonda e vivendo con carnalità ogni sensazione.
L’amore cantato nel disco è un concetto ampio: è insieme l’amore passionale, esplorato nelle sue diverse fasi, il legame con la propria famiglia, la devozione all’arte e alla musica, lo stupore e l’incredulità verso le cose più semplici, immortalando in ogni traccia un frammento del suo vissuto, presente e passato. Essere “innamorati” significa essere incerti, vulnerabili, a volte è adrenalina, a volte tormento, altre è spensieratezza e calore, elementi contrastanti che si susseguono velocemente nel disco.
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Le linee melodiche senza tempo, che attingono dalla grande tradizione della canzone italiana, insieme ad un immaginario multiforme e complesso definiscono la cifra di Blanco, in cui trovano spazio un’anima più poetica ed una più travolgente. Un’inedita combinazione che ha impresso un’impronta profonda nella scena musicale contemporanea.
Continua il sodalizio con Michelangelo che ha curato le produzioni del disco, con beat e strumentali che spaziano tra universi sonori differenti: dall’elettronica più scura al mondo del funk fino all’utilizzo di synth e sonorità che si rivolgono agli anni ’80, sottolineando la versatilità stilistica del cantautore.