La Famiglia Addams ha assunto molte forme nel corso degli anni, dalla serie televisiva degli anni Sessanta ai film a grande budget degli anni Novanta, fino a un musical di Broadway del 2010 e, più di recente, a due stravaganti lungometraggi animati in computer grafica, ognuno dei quali ha mutato forma per conformarsi alle norme del tempo o, in realtà, per discostarsene. Nella nuova serie Netflix Mercoledì, incentrata sull’inquietante figlia unica della famiglia, il nucleo familiare di macabri amanti del buon vivere si avvicina maggiormente al progetto originale del fumettista Charles Addams, apparso per la prima volta sulle pagine del New Yorker.
Ecco Catherine Zeta-Jones nel ruolo della matriarca Morticia, Luis Guzmán in quello del pater familias Gomez, Jenna Ortega nei panni dell’omonima Mercoledì e Isaac Ordonez in quelli dello sfortunato fratello Pugsley. Tim Burton è il produttore esecutivo e ha diretto quattro degli otto episodi, contribuendo a plasmare l’aspetto generale della serie. Forse la cosa più strana di questa serie, che debutterà in autunno, è che non sia arrivata prima.
Per la sua prima vera incursione in televisione, Burton ha portato con sé la sua collaboratrice di lunga data (e quattro volte vincitrice di un Oscar) Colleen Atwood come costumista per dare a Morticia il suo caratteristico look da vampira chic e a Gomez il suo gessato da carcerato. Mercoledì, che vede il mondo in bianco e nero, indossa solo quegli stessi colori, preferibilmente con un colletto affilato come un rasoio. Lo spettinato Pugsley è l’unico casual del clan, perennemente in pantaloni corti e strisce orizzontali che assomigliano a un televisore di vecchia concezione con l’aria spenta.