Lavorare in smart working si, ma basta stare a casa oggi si può lavorare anche se si parte e si va alle Hawaii.
A lanciare un’idea allettante con programma di residenza temporanea ideato da Movers and Shakas: offrono un biglietto gratuito di andata e ritorno per Oahu ai lavoratori in remoto che desiderano vivere e lavorare nell’isola per almeno 30 giorni, contribuendo così all’economia del posto. Un volo gratis in cambio di un aiuto alla comunità locale: è questa l’idea del governo hawaiiano. Chi verrà scelto per fare smartworking alle Hawaii dovrà trascorrere alcune ore ogni settimana presso un’organizzazione no profit.
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La volontà è quella di portare un po’ di ossigeno all’economia, che vive prevalentemente di turismo e che in un periodo così «immobilizzato» ha subìto un duro colpo.
«Uno degli obiettivi centrali del progetto è aiutare a diversificare l’economia», ha spiegato alla Cnn Richard Matsui, fondatore di Movers and Shakas, recentemente tornato alle native Hawaii da San Francisco, «Oltre che portare dollari preziosi nelle nostre attività locali, il vero valore è portare lavoratori con conoscenza e talento che aiuteranno sia a costruire le nostre comunità, attraverso il lavoro di volontariato, sia a rendere la nostra economia più resiliente e diversificata».
Non troppe preoccupazioni per quel che riguarda il virus: «Le Hawaii hanno attualmente il più basso tasso pro capite di infezioni da Covid negli Usa; ciò lo rende anche uno dei posti più sicuri in cui vivere e lavorare», assicurano gli ideatori del programma.
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