Barbara D’Urso? Mandarla via è stato un errore.
Lo dice Vittorio Feltri sulle pagine di Libero: “Non è un affare”, scrive il direttorissimo che la difende dalle accuse che la vedono come regina del trash. Ma cosa vuol dire ‘trash’? Trash lo è stato anche Tommaso Labranca, uno dei più grandi intellettuali del nostro Paese, trash lo è stato a suo modo Aldo Busi e la sua sterminata produzione che mette le mani nei tanti vizi, fatti poi virtù, degli italiani. Insomma, dare del trash a Barbara D’Urso vuol dire tutto e niente. E Vittorio Feltri questo lo sa bene: “Barbara D’Urso è una stacanovista infaticabile che è in grado di portare a casa il risultato perché la sua tv, per quanto faccia storcere il naso a chi cerca di darsi un tono nonché agli invidiosi, sempre troppi quando si è bravi, funziona, piace, intrattiene e diverte”.
Arrivano altre due brutte notizie per Barbara D’Urso
Per Vittorio Feltri, Barbara D’Urso è stata importante nel raccontare la società, il costume e la vita degli ultimi: “È stata spesso utile alla gente a cui ha dato voce, che per questo la ama. Il suo pubblico è suo personale, non è semplicemente il pubblico di Mediaset”. Proprio su Mediaset, Vittorio Feltri osserva: “Chissà come e chissà perché Mediaset si è improvvisamente accorta – dopo la bellezza di quasi due decenni di dirette pomeridiane e serali – che Barbara è “trash”, ovvero “grottesca”, quindi non adeguata alla linea che si intende imprimere. Noto che D’Urso si è impegnata, soprattutto a partire dalla scorsa stagione, ad abbattere questo pregiudizio di cui è stata vittima, ovvero la diceria che i suoi sarebbero programmi spazzatura, ricchi di cafonerie. Invece avrebbe dovuto essere orgogliosa del suo stile, del suo metodo collaudato, della sua tv. Francamente sono stanco della diffusa tendenza a criminalizzare e disprezzare tutto ciò che piace alla gente, ossia che risulta popolare, dal politico al presentatore”.