Mario Adinolfi è arrabbiato e su Facebook attacca Immanuel Casto per aver realizzato un gioco da tavola con su la sua immagine: “Dobbiamo sopportare proprio tutto? C’è un limite?” (Detto da lui poi) . A superare il limite è stato il gioco Witch & Bitch, ideato dal cantante e dal disegnatore Marco Albiero. L’obiettivo dei giocatori è portare l’arcobaleno (il simbolo dei movimenti per i diritti degli omosessuali) nel mondo, sconfiggendo i cattivi e i bigotti. Tra questi ci sono il leader leghista Matteo Salvini e il fondatore del Popolo della Famiglia: Mario Adinolfi, raffigurato con la carta dell’omofobo. Un uomo barbuto, dai capelli rossi, con gli occhiali, corpulento. Non c’è il suo nome, ma la somiglianza è inequivocabile. E su quella carta si invita ad “ucciderlo” per guadagnare punti, come in un qualsiasi gioco fantasy stile Signore degli Anelli.
Immanuel Casto su Facebook replica sorpreso, negando che quell’uomo disegnato sia Adinolfi: “Da che cosa lo deduce?”. E questo fa infuriare ancora di più Adinolfi: “Omofobo un c…o!”, si sfoga sul Tempo. “Quello raffigurato nel disegno sono chiaramente io – conferma Adinolfi -. Compare addirittura una croce e, guarda caso, io sono il direttore del quotidiano La Croce”. “Quello che più mi ha colpito – continua -, non è tanto la carta, pur becera e preoccupante visto che incita alla violenza, ma la reazione vile che gli autori hanno avuto una volta scoperti. Negano invece di ammettere la cosa: lanciano il sasso e nascondono la mano”. “Io espongo le mie idee su temi scottanti – conclude amareggiato -, ma non ho mai mancato di rispetto a nessuno. Non sono contro gli omosessuali, ma contro una loro unione riconosciuta. Accetto tutto, anche battute di discutibile gusto come quelle della Littizzetto che sostiene che il terremoto c’è stato perché Adinolfi è cascato dal letto. Sono abituato. Ma qui, mi pare si sia passato un po’ il limite. Non ho sporto querela, non l’ho mai fatto con nessuno, per ora, ma qui rischiamo di non poter più pensare e dire qualcosa che non sia uniforme al politically correct”.