“Sono omosessuale anche se sono musulmano” . Così Bondu, ventun’anni, il 17 febbraio del 2015 è sbarcato a Lampedusa dopo un viaggio di migliaia di chilometri nel Sahara:“ A Genova sono felice perché non ho più paura di essere quello che sono”. La sua famiglia ha provato per anni a cercargli una sposa ma lui rimandava con la scusa di voler terminare il liceo così poi la decisione di scappare per non essere ucciso perché in Senegal, nel 2015 il presidente Yahya Jammeh ha detto: “Ai gay taglieremo la gola”. “Quando anche gli insegnanti di scuola mi hanno chiesto se fosse vero che mi piacessero gli uomini ho capito che dovevo scappare o avrei rischiato l’arresto”. Oggi Nondu non può più rientrare in Gambia, perchè su di lui pende la condanna a morte della Shari. A marzo ha ricevuto dal Comune di Genova lo status di rifugiato che gli consente di restare in Italia per cinque anni. “È uno dei giorni più belli della mia vita” ha dichiarato il giovane : “ in Italia siamo tutti uguali e ognuno ha il diritto di essere se stesso. Finalmente posso essere gay senza avere paura”.