Nel 2024 Tony Effe ha dominato la scena musicale italiana con il suo secondo album da solista Icon, che si è rivelato l’album più venduto dell’anno secondo la classifica FIMI/GfK.
Pubblicato il 15 marzo, l’album ha ottenuto il Quadruplo Disco di Platino, registrando oltre 4 miliardi di streaming, 22 Dischi di Platino e 3 Dischi d’Oro. Questi numeri straordinari confermano Tony Effe come uno degli artisti più influenti del rap odierno e non solo.
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Icon rappresenta un capitolo significativo nella sua carriera, dato che mescola diverse sonorità e vanta collaborazioni con artisti di spicco come Sfera Ebbasta, Geolier, Lazza, Ghali, Bresh, Tedua, e molti altri. Tra i singoli di successo, si è distinto in particolare Pezzi da 100, realizzato insieme a Kid Yugi e uscito il 10 dicembre.
Insomma, un vero e proprio dominio che spazza via le polemiche che hanno coinvolto il rapper ultimamente per i suoi testi controversi. Critiche che però sembrano aver alimentato la sua popolarità. Il clou è stato il suo contro-concerto di Capodanno a Roma, organizzato dopo essere stato escluso dal Concertone ufficiale, che ha registrato il tutto esaurito con il ricavato che è stato devoluto alla Croce Rossa per sostenere progetti educativi per i giovani. Live arrivato dopo l’Icon Tour che ha visto due spettacoli sold out a Milano e Roma. E non è finita qui, dato che il 2025 segnerà un altro traguardo importante: la sua partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Damme ‘na mano.
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Tornando alla classifica FIMI/GfK, per quanto riguarda gli album Icon è seguito da Dio lo sa di Geolier e Vera baddie di Anna. Mahmood ha invece dominato la top10 dei singoli con Tuta Gold, seguito da Rose Villain con Come un tuono (feat. Guè) e Geolier con I p’ me, tu p’ te. Le classifiche del 2024 hanno inoltre evidenziato una maggiore presenza femminile, con artiste come Anna che hanno conquistato posizioni di vertice. Il mercato musicale italiano ha poi visto un incremento dello streaming del 31,1% rispetto al 2023, con quasi 95 miliardi di ascolti. Anche il mercato fisico ha mantenuto una certa stabilità, con una crescita del 15,7% per i vinili.
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