Ripartono le polemiche per le assurde dichiarazioni di Guillermo Mariotto a Ballando con le Stelle. Lo stilista, dopo aver visto in prima serata su Rai 1 Giovanni Ciacci ballare con Raimondo Todaro, nella semifinale del programma di Rai1, ha affermato che la vista di due uomini che ballano insieme potrebbe confondere un bambino.
“Premetto una cosa, questa settimana è successo qualcosa di particolare. Un bimbo di 5/6 anni mi ha tirato la giacca e mi ha chiesto, molto confuso, preoccupato di questa cosa perché lui non capiva, e io gli ho dovuto fare lo spiegone di certi balli che nascono come celebrazione della coppia uomo/donna che sono la base della società. Mi sono reso conto della responsabilità che abbiamo, perché questo programma entra come acqua potabile in tutte le case, e mi sono sentito un po’ in imbarazzo, in colpa. Possibile che ho creato una confusione ad un bambino, che abbiamo fatto questo ai bambini innocenti, l’innocenza dei bimbi è tutta uguale. Lasciamo stare che possiamo spezzare una lancia in favore dei bambini gay. Mi pento perché ho visto che questo può creare confusione e non è questo che vuole il programma, che è un programma per la famiglia”
Sbigottimento in studio, così come sui social, con il collega giurato Fabio Canino che ha così replicato: ‘A parte non credo che esista nessun bambimo che tu hai incontrato, ma come dico sempre i più grandi razzisti nei confronti dei gay sono i gay, e tu sei l’esempio’.
Un’affermazione che ha scatenato la reazione di Imma Battaglia.
«L’omofobia delle persone omosessuali a volte, colpisce più di quella profusa dagli eterosessuali – ha scritto Battglia sul suo profilo Facebook con un chiaro attacco a Mariotto in difesa dello stylist Giovanni Ciacci -. E tutto ciò avviene proprio nel giorno in cui a Roma viene riconosciuta all’anagrafe, la figlia di due padri che vedono legittimata la loro bambina, nata in Canada. Mariotto è anacronistico e inopportuno. Un gay borghese fomentato dal problema inesistente dell’estetica e del giudizio, due cose di cui i bambini non sono portatori. Il problema è esattamente da ribaltare e soprattutto non è un problema!»
«Il programma di Milly Carlucci – continua Battaglia – sta mostrando la vera faccia della società. Quella reale. Quella che vede famiglie omogenitoriali orgogliose dei propri figli, bambini felici che vivono la loro vita serenamente. E’ giusto che i bambini imparino a conoscere e riconoscere una coppia, anche in due uomini o due donne. Che Guillermo Mariotto se ne faccia una ragione! La società si evolve e con essa i suoi bambini (grazie a Dio aggiungerei). Il mio appello e sostegno vanno a Giovanni Ciacci e a Milly, che cominci a pensare di ruotare questi giurati che forse hanno bisogno di pensare più lucidamente al potenziale odio che una loro affermazione può causare».