Un ospite, dieci frammenti sonori e una canzone per tornare ad ascoltare e sentire davvero, rivivendo squarci di memoria personale e collettiva: è la formula di «Ti Sento» il programma cross-mediale di Pierluigi Diaco, che dal 12 aprile torna in seconda serata su Rai2, con la terza stagione televisiva, in contemporanea con la programmazione quotidiana su RaiRadio2, che lo vede in diretta tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 20 alle 21, e in visual su RaiPlay.
Su Raiuno arriva il “David di Donatello 2022” con Drusilla Foer
Il primo incontro della nuova serie è Drusilla Foer reduce dalla brillante partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo in cui nella terza serata al fianco di Amadeus ha saputo divertire ma anche emozionare nel monologo finale, un elogio dell’unicità, un invito ad apprezzare se stessi e le cose che ci rappresentano meglio. L’alter ego dell’attore fiorentino Gianluca Gori si farà coinvolgere in una esperienza «sonora».
Nel faccia a faccia, in onda nella seconda serata del 12 aprile, il conduttore le fa notare di aver ricevuto parecchie proposte di ospitate in tv, ma di aver accettato solo in rarissimi casi. «Ho detto il 97% di no». Qunado le viene chiesta la ragione, Drusilla Foer è molto chiara a riguardo: «Che c’era da dire? Cioè ho accettato le cose dove mi era possibile esprimere una parte di me, è chiaro che dopo Sanremo ci sono state alcune cose, non ho avuto nemmeno il tempo, che mi sarebbe piaciuto fare. Ma non ho creduto che fosse costruttivo cavalcare il successo di una serata importante come Sanremo per divorare gli spazi televisivi».
Nel corso dell’intervista, la Foer si farà coinvolgere in una esperienza “sonora” dai risvolti imprevedibili, in cui l’ascolto, l’emotività, il ricordo, si faranno racconto. Per lei ci sarà spazio anche per affrontare questioni legate alla sessualità: «Il tema è la libertà di essere ciò che si è, la sessualità ne fa parte. Mi batto per tutti coloro che non sono ascoltati, ma proprio tutti, non solo per quelli che hanno una frizione con l’esterno a causa della loro sessualità».